03/04/13

dal Cantico Spirituale - S. Giovanni della Croce



Canzoni tra l'anima e lo sposo
(B)

LA SPOSA

Dove ti nascondesti,
in gemiti lasciandomi, o Diletto?
Come il cervo fuggisti,
dopo avermi ferito;
ti uscii dietro gridando: ti eri involato.

Pastori, voi che andate
di stazzo in stazzo fino all'alto monte,
se per caso incontrate
chi più di ogni altro bramo,
ditegli che languisco, soffro e muoio.

In cerca del mio amore,
andrò per questi monti e queste rive;
non coglierò mai fiore,
non temerò le fiere,
supererò i forti e le frontiere.

.......

Ah! chi potrà sanarmi?
finisci di donarti a me davvero;
non mi inviar da oggi
in poi alcun messaggero
il qual dirmi non sa quel che io chiedo.

Tutti color che vagano
mille grazie di te mi van narrando,
e tutti più mi piagano,
mi fa quasi morire
un non so che, che dicon balbettando.

Ma come tu resisti,
o vita, non vivendo dove vivi,
bastando perché muoia
le frecce che ricevi
da ciò che dell'Amato tu capisci?

Dopo avere piagato
questo mio cuor, perché non lo sanasti?
Giacché me l'hai rubato,
così perché il lasciasti,
senza prender con te quel che rubasti?

Estingui le mie pene,
che nessuno ha il potere di eliminare,
ti veggan gli occhi miei,
poiché sei loro luce,
che per te solo bramo conservare.

Scopri la tua presenza,
mi uccida la tua vista e tua bellezza,
sai che la sofferenza
di amore non si cura
se non con la presenza e la figura.

......

Giovanni della Croce