17/05/13

Chiedere lo Spirito - A. De Mello


«Lo Spirito Santo è puro dono del Padre. Il problema che ci troviamo di fronte è lo stesso affrontato dagli apostoli. Essi, come noi, avevano bisogno dello Spirito Santo per il loro apostolato. Gesù aveva impartito loro delle istruzioni su come riceverlo. Aveva detto di attendere che si adempisse la promessa del Padre. Non possiamo produrre lo Spirito. Possiamo solo attenderne la venuta. E questa è una cosa che la nostra povera natura umana trova difficilissima da fare. Siamo troppo irrequieti, troppo impazienti. Dobbiamo essere presenti e attivi. Preferiamo molte ore di duro lavoro piuttosto che sopportare la sofferenza di attendere quietamente qualcosa che sfugge al nostro controllo; qualcosa che non sappiamo quando verrà. Eppure dobbiamo aspettare; e così aspettiamo, ma non accade nulla (o piuttosto, nulla che possiamo percepire con la nostra vista spirituale non raffinata), e così ci stanchiamo di aspettare e pregare. Ci sentiamo più a nostro agio “lavorando per Dio” e perciò ci immergiamo nuovamente nell’attività. Tuttavia lo Spirito è dato solo a coloro che attendono; a coloro che espongono giorno dopo giorno i propri cuori (tutto il proprio essere) a Dio e alla sua Parola nella preghiera; che investono ore in ciò che sembra una pura perdita di tempo alle nostre menti orientate alla produzione. Gesù ha detto: “Riceverete forza…”. Ricevere è una parola appropriata. Gesù non si aspetta che produciamo la forza, perché questo tipo di forza non può essere prodotta, per quanti sforzi si facciano. La si può solo ricevere.».

«Avere un atteggiamento di grande attesa. Giovanni della Croce dice che una persona riceve da Dio tanto quanto si aspetta da lui. Chi si aspetta poco, di solito riceve poco. Chi si aspetta molto riceve molto. Dio non abbandona mai quando le aspettative verso di lui sono elevate; può lasciare aspettare o venir subito; o può arrivare improvvisamente e inaspettatamente, ma di certo verrà, se si aspetta che venga. Qualcuno ha detto che il peccato contro lo Spirito Santo è quello di non credere più che possa cambiare il mondo, di non credere più che possa cambiarci. E’ un tipo di ateismo più pericoloso d quello che fa dire: “Dio non esiste”. Attendere finché non sentiremo di avere sufficiente fede nelle parole di Gesù da chiedere realmente lo Spirito Santo con fiducia assoluta. E poi, chiedere! Chiedere ripetutamente, persino con impudenza, come l’uomo che bussa alla porta dell’amico nel cuore della notte e non vuole sentirsi dire di no. Ci sono alcune cose che possiamo chiedere a Dio solo con la condizione “se questa è la tua volontà”. 
Qui non c’è una condizione del genere. E’ chiaramente la volontà di Dio, la sua chiara promessa, darci lo Spirito. Ciò che manca non è il suo desiderio di donarci lo Spirito, ma la nostra fede nella sua intenzione di darcelo e la richiesta costante da parte nostra. Perciò non esitare a chiederlo. E lo Spirito Santo è dato in risposta ad una preghiera, più che in risposta a meditazioni abilmente elaborate. Pregare non solo per se stessi ma per tutti. E, se desidera che la preghiera raggiunga il massimo della forza e dell’intensità, occorre fare ciò che fecero gli apostoli mentre attendevano lo Spirito prima della Pentecoste: pregare con Maria.».


Antony De Mello
tratto da  "L’incontro con Dio. Un cammino di preghiera”