16/02/15

Dio ama i piccoli - D. Bonhoeffer




Ecco Maria, anzitutto, la moglie del carpentiere – noi diremmo: la povera donna di un operaio -, sconosciuta, insignificante agli occhi degli uomini: proprio nella sua insignificanza, nella sua piccolezza agli occhi degli uomini, viene fatto oggetto dello sguardo e dell’elezione di Dio, per essere madre del Salvatore del mondo; non in virtù di qualche suo pregio umano, né per il suo pur grande timor di Dio; non a motivo della sua umiltà e neppure di una qualsivoglia sua virtù, ma solo ed esclusivamente perché la condiscendente volontà di Dio ama, elegge, e fa grande ciò che è basso, insignificante e piccolo…

Dio non si vergogna della piccolezza dell’uomo, vi si coinvolge totalmente: sceglie di essere umano, lo fa suo strumento, e compie il suo miracolo là dove meno lo si attende. Dio è vicino a ciò che è piccolo, ama ciò che è perduto, ciò che è insignificante, reietto, ciò che è debole, spezzato. Quando gli uomini dicono: “perduto”, egli dice: “trovato”; quando dicono: “no!” egli dice: “si!”. Quando gli uomini distolgono il loro sguardo con indifferenza o con alterigia, ecco il suo sguardo ardente di amore come non mai. Gli uomini dicono: “abietto!”, e Dio esclama: “beato!”.
Quando giungiamo, nella nostra vita, al punto di vergognarci dinanzi a noi stessi e dinanzi a Dio, quando arriviamo a pensare che è Dio stesso a vergognarsi di noi, quando sentiamo Dio lontano come mai nella nostra vita, ebbene, proprio allora Dio ci è vicino come non mai; allora vuole irrompere nella nostra vita, allora ci fa percepire in modo tangibile il suo farsi vicino, così che possiamo comprendere il miracolo del suo amore, della sua prossimità, della sua grazia.


Dietrich Bonhoeffer