che ancora io trattengo, ma non vedo,
i miei compagni all'altra riva mi hanno preceduto
e io sono rimasto solo assieme a te.
Con te io voglio stare tutta notte
e combattere fino all'irrompere del giorno.
Arrenditi a me ora; io sono debole,
ma nel disperare di me stesso in te confido.
Parla al mio cuore con parole di benedizione,
lasciati vincere dalla mia preghiera urgente,
parla, o mai ti muoverai di qui,
e dimmi se il tuo nome è Amore.
«E' Amore, è Amore!» (...)
sento il tuo sussurro nel mio cuore.
Intanto irrompe il mattino, fugge ogni ombra:
(...) per me, per ogni uomo si commuovono le tue viscere,
la tua natura e il tuo nome, è Amore
Charles Wesley, da "Giacobbe in lotta"