Vita di preghiera evangelica, ad immagine di quella di Gesù. Vita allo sbaraglio.
Sferzati da tutti i venti del mondo. Calamitati dal mistero di Dio, afferrati da lui. Non tralasciando ciò che Gesù stesso non ha tralasciato: pause profonde e spesso prolungate di immersione in Dio solo.
Ma preghiera che, come quella di Gesù, non intende di essere segregata in queste pause.
Preghiera che invade ogni ora della giornata e la permea, che scaturisce da qualsiasi incontro come il fuoco dal legno. Provocata e non ostacolata dal mondo. Essa lo irriga di grazia, lo rivolge quasi suo malgrado verso Dio, lo polarizza a sua insaputa verso il suo vero destino: lo converte.
Come l’elettricità scorre, lungo i fili conduttori, questa preghiera ci segue nelle fasi della nostra vita, vivifica le nostre azioni, ne colma i vuoti. Vive là dove noi siamo, è nei luoghi del nostro lavoro, al tavolo dove scriviamo, nelle nostre case, nelle nostre strade. Ascolta insieme a noi, parla con noi, dona, consola, lenisce, calma. Essa è libera della libertà di Dio.
Madeleine Delbrêl
tratto da "Comunità secondo il Vangelo"