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10/10/15

L'amicizia - Kahlil Gibran


 E un giovinetto disse: Parlaci dell'Amicizia.
Ed egli rispose, dicendo:


Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.
E' il campo che seminate con più amore e che mietete con riconoscenza.
E' la vostra mensa e il vostro focolare.
Poiché, affamati, vi rifugite in lui e lo ricercate per la vostra pace.
Quando il vostro amico vi confida il suo pensiero, non negategli la vostra approvazione, né abbiate paura di contraddirlo.
E quando egli tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore: poiché nell'amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa nasce in silenzio, e viene condiviso con inesprimibile gioia.
Se vi separate dall'amico non rattristatevi: poiché ciò che maggiormente amate in lui può meglio risplendere nell'assenza, così come una vetta appare allo scalatore più chiara dalla pianura.
 E non vi sia nell'amicizia altro scopo che l'approfondimento dello spirito.
Poiché l'amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero non è amore, ma una rete lanciata a caso, che afferra solo ciò che è vano.
 E il meglio di voi sia per il vostro amico.
Se lui dovrà conoscere il riflusso della vostra marea, fate che ne conosca anche la piena.
Quale amico è il vostro, pe cercarlo solo nelle ore di morte?
Cercatelo sempre nelle ore di vita.
Poiché lui può colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto.
E nella dolcezza dell'amicizia fate che vi siano il riso e la condivisione dei piaceri.
 Poiché nella rugiada delle piccole cose il cuore ritrova il suo mattino e si ristora.


Kahlil Gibran