26/10/14

La preghiera fonte di potenza per gli altri - Matta el Meskin




Quando avverti in te la gioia della comunione con Cristo durante la preghiera e sei giudicato degno di portare la sua croce, non vuol dire che la tua preghiera sia giunta al termine. Al contrario, è un invito per te a cominciare l’iniziazione al mistero della preghiera che supera l’intelletto umano: scopri allora che le tue preghiere diventano per gli altri una sorgente di potenza spirituale.
Colui al quale Cristo affida i segreti del suo cuore e la sua missione verso i peccatori, riceve dallo stesso Cristo la potenza di portare a compimento la sua opera e di vivere il suo amore.
Colui che ama i peccatori come Cristo li ama, che compatisce la sofferenza dei poveri e dei malati, e che è disposto a spendere le proprie energie per loro, è proprio chi è capace di pregare per loro e di ottenere la loro guarigione, la loro consolazione e il loro conforto.
Se la tua preghiera s’innalza al livello dell’amore divino mediante un’obbedienza assidua allo Spirito e si dilata in comunione con Cristo, essa diventa allora potente ed efficace, al punto di essere capace di ottenere per gli altri la remissione dei peccati. Se infatti ti unisci a Cristo mediante la preghiera, diventi capace di metterti al posto del peccatore, in quanto disposto a prendere su di te il suo peccato e tutta la sua debolezza, e a sopportare al posto suo ogni correzione. Diventi allora, proprio in virtù di questa disposizione e della tua unione a Cristo, capace di domandare per gli altri il perdono dei loro peccati, e di ottenerlo. 
 
Matta el Meskin
Consigli per la preghiera”