Vivo senza ch'io in me viva
Ed ho tale aspettativa
Che muoio poiché non muoio.
In me ormai non vivo più,
Senza Dio viver non posso;
E di lui e di me privo,
Quale vivere sarà?
Mille morti mi varrà,
Ché la stessa vita attendo,
Morendo poiché non muoio.
Questa vita che io vivo
È di vivere mancanza;
Ed è costanza di morte
Finché con te non vivrò.
O Dio, senti cosa dico:
Che mai tal vita vorrò,
Ché muoio poiché non muoio.
Se sono assente da te,
Quale vita posso avere,
Se non soffrire la morte
Maggiore che puoi vedere?
Ho compassione di me,
Poiché duro in tale sorte
Che muoio poiché non muoio.
Il pesce dall'acqua uscendo,
Pur del conforto non manca
Che nella sofferta morte,
La morte infine gli vale.
Vi sarà mai morte uguale
Al mio vivere pietoso,
Ché se più vivo più muoio?
Se spero, nel sacramento
Trovar sollievo vedendoti,
Mi dà maggiore tormento
Di te non poter gioire;
Tutto aumenta il mio soffrire:
Come voglio non vedendoti,
E muoio perché non muoio.
E se, Signore, mi sazio,
Sperando infine di scorgerti,
Vedendo che posso perderti,
Mi si raddoppia lo strazio;
Vivendo in tanto timore
E come spero sperando,
Io muoio poiché non muoio.
Traimi da questa morte,
O Dio mio, dammi la vita,
Non mi tenere impedita
In questo laccio sì forte;
Guarda per te come peno,
E il mio male è tanto pieno
Che muoio poiché non muoio.
Ormai piangerò la morte
E mi dorrò della vita,
Che per le mie colpe invero
In prigione se ne sta.
O Dio mio, quando accadrà
Che io ormai dica davvero
Che vivo poiché non muoio?