Juri Camisasca - S. Agostino
da "Arcano Enigma"
«Tardi ti amai, bellezza così antica e così nuova, tardi ti amai.
Si, perché tu eri dentro di me e io fuori. Lì ti cercavo.
Deforme, mi gettavo sulle belle forme delle tue creature. Eri con me, e io non ero con te.
Mi tenevano lontano da te le tue creature, inesistenti se non esistessero in te.
Mi chiamasti, e il tuo grido sfondò la mia sordità; balenasti, e il tuo splendore dissipò la mia cecità; diffondesti la tua fragranza, e respirai e anelo verso di te, gustai e ho fame e sete; mi toccasti, e arsi di desiderio della tua pace.»
S. Agostino
da "Le confessioni" (27.38)