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11/01/13

Smisurata preghiera - F. De Andrè



Ciao Faber....




Alta sui naufragi
dai belvedere delle torri,
china e distante sugli elementi del disastro,
dalle cose che accadono
al di sopra delle parole,
celebrative del nulla...
lungo un facile vento
di sazietà, di impunità.

Sullo scandalo metallico
di armi in uso e in disuso
a guidare la colonna di dolore e di fumo
che lascia le infinite battaglie al calar della sera:
la maggioranza sta
la maggioranza sta...

recitando un rosario di ambizioni meschine
di millenarie paure
di inesauribili astuzie,
coltivando tranquilla
l'orribile varietà delle proprie superbie
la maggioranza sta!
Come una malattia
come una sfortuna
come un'anestesia
come un'abitudine.

Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale
di speciale disperazione,
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte una goccia di splendore
di umanità
di verità.

Per chi ad Aqaba curò la lebbra
con uno scettro posticcio
e seminò il suo passaggio di gelosie devastatrici
e di figli
con improbabili nomi di cantanti di tango
in un vasto programma di eternità.

Ricorda Signore
questi servi disobbedienti alle leggi del branco
non dimenticare il loro volto
che dopo tanto sbandare è appena giusto
che la fortuna gli aiuti...
come una svista
come un'anomalia
come una distrazione
come un dovere.

"SMISURATA PREGHIERA"
Fabrizio De Andrè
18/02/40 - 11/01/99