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01/12/12

Vocazione e identità - Thomas Merton


«La nostra vocazione non è semplicemente quella di essere, ma di collaborare con Dio a creare la nostra stessa vita, la nostra identità, il nostro destino. Siamo esseri liberi e figli di Dio. Questo significa che non dobbiamo esistere passivamente, ma scegliendo la verità, dobbiamo partecipare attivamente alla Sua libertà creativa per la nostra vita e per la vita degli altri. Anzi, per essere più precisi, siamo anche chiamati a lavorare con Dio nel creare la verità della nostra identità. Possiamo sfuggire questa responsabilità giocando a mascherarci; e questo ci soddisfa, perché a volte può sembrarci un modo di vivere libero e creativo. E’ cosa facile che sembra accontentare tutti. Ma a lungo andare questo costa e fa soffrire notevolmente. Operare la nostra stessa identità in Dio ( ciò che la Bibbia chiama ‘operare la propria salvezza’ ) è lavoro che richiede sacrificio e angoscia, rischio e molte lacrime. Richiede ad ogni momento un attento esame della realtà, una grande fedeltà a Dio, al Suo oscuro rivelarsi nel mistero di ogni situazione. Non conosciamo con certezza né in anticipo quale sarà il risultato di questo lavoro. Il segreto della mia piena identità è nascosto in Dio. Lui solo può farmi quale sono, o piuttosto, quale sarò, quando finalmente comincerò ad essere pienamente. Ma se io non desidero raggiungere questa mia identità, se non mi metto all'opera per trovarla insieme a Lui e in Lui, quest’opera non verrà mai compiuta. Il modo di farlo è un segreto che posso imparare da Lui solo, e da nessun altro. Non vi è modo di conoscere questo segreto se non per mezzo della fede. La contemplazione è dono più grande, più prezioso, perché mi permette di conoscere e di capire ciò che Egli vuole da me.»

«L’uomo sa di aver trovato la propria vocazione quando cessa di cercare come si deve vivere e incomincia a vivere. Così se uno è chiamato alla vita solitaria, cesserà di preoccuparsi come si deve vivere e incomincerà a farlo in pace soltanto quando sarà in solitudine. Ma se uno non è chiamato alla vita solitaria, più è solo più si preoccupa intorno al modo di vivere. Quando non si vive la propria vera vocazione, il pensiero offusca la vita, o si sostituisce ad essa, o si sottomette ad essa in modo che la vita soffoca il pensiero ed estingue la voce della coscienza. Quando troviamo la nostra vocazione pensiero e vita sono una sola cosa.»

Thomas Merton - Scritti scelti